Mi trovavo a volare - Francesco Greco (2011)
Mi trovavo a volare, non so come ma lo potevo fare, e poi, no, non ero solo, riuscivamo, ad andare sempre piu in alto.
Ma la gente ci guardava perplessa, credeva fossero degli ufo, e noi avevamo paura, di farci avvistare - volevamo atterrare nascosti.
Arrivammo su una terrazza, c'era un uomo solo e armato, che ci salutò, e noi diffidenti, da una finestra, vedevamo l'alto e il vuoto, (parl.) che ci fa paura.
Volevamo scappare, io riprovo a volare, e tu ti sosterrai a me, buttiamoci nel vuoto senza la paura di cadere.
E così prendemmo il volo, arrivando in posti sconosciuti, e un gruppo di bambini, che giocavano, ci aiutarono a liberarci da una rete che ci intrappolava.
Eravamo come farfalle, arrivate lontano, e all'improvviso sotto c'era il mare, da seguire verso l' infinità.
Ma non basta nuotare, ho paura di cadere e di affogare, proseguiamo via terra, anche se c'è sempre il rischio di morire.
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